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08.01.2006
Elisa Longhin
DD Live in London by Elisa
Earls Court (London, UK) - 21 e 22 Dicembre 2005
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Ok... non sarò Mario Luzzatto Fegiz o simili... altrimenti mi avreste vista ad "Amici" a sentenziare e scegliere lo sfidante più vocalmente dotato (ma fin qui ci arriverei anch'io...)... Ma vi renderò partecipi delle mie impressioni e sensazioni per quanto riguarda i due concerti londinesi dei nostri 5.
Finalmente a Londra quindi...
La sera del 21 ho optato per un "tranquillo" e non-ansioso posto seating, appollaiata al block 28 che è al centro delle gradinate laterali, conscia
che la sera dopo mi sarei scatenata sgomitando tra la folla...
Dopo essermi accomodata, noto che non è vicinissimo, tuttavia mi accontento proiettando il mio pensiero al giorno dopo...
Prima di partire non avevo letto nulla (appositamente) riguardo ai particolari del concerto, sapevo qualcosina della scaletta tramite gli altri che erano stati a Manchester e Birmingham, ma nulla più.
Sapevo che ci sarebbero stati dei "pannelli"...ma non immaginavo fossero così belli!
Il concerto inizia addirittura con qualche minuto di anticipo. Buio. I cinque pannelli hanno ora l'immagine dei nostri DD. Bella l'idea di Simon che col telecomando "attiva" in sequenza gli altri.
Già mi entusiasmo. Ok, ero distante, ma era bello. Il vantaggio è che ho potuto vedere tutto dall'alto, quindi ho avuto una miglior panoramica per il palco e la scenografia e le mani alzate della gente!!
Friends Of Mine apre lo show tra un boato d'accoglienza. Da quella postazione purtroppo l'acustica per quanto riguarda la batteria
(soprattutto) e il basso non era delle migliori. Noto già che c'è più "movimento" sul palco rispetto ai concerti in Italia, complice anche la nuova scenografia che cambiava ad ogni canzone sottolineandone l'atmosfera (era ora...il tour estivo l'ho trovato un po' "spoglio" sotto questo punto di vista...). Simon si atteggia come ai vecchi tempi... ma ad abbandonarlo (relativamente e a tratti) è la voce, stavolta. Faticava a raggiungere le note più alte e a volte perdeva proprio il volume e l' intonazione (una su tutte, la solita "Ordinary World" purtroppo...).
A fine concerto lascio l'Earl's Court con la sensazione di aver assistito "invisibilmente"...senza partecipazione poichè da lì non potevo assaporarne l'atmosfera di "immersione totale" ed ero sperduta tra gli inglesi, alcuni scatenati, altri impassibili.
Il giorno del riscatto arriva il 22 con il mio standing!
Ero entusiasta come se la sera prima non avessi visto niente, come se fosse tutto nuovo. E in effetti era così, perchè da sotto al palco le sensazioni si moltiplicano e amplificano. E forse è anche per questo che, dal mio punto di vista, il concerto del 22 è stato migliore. Finalmente eccoli vicinissimi! Questa seconda serata vede invariata la scaletta, tranne lo scambio di "Instant Karma" (proposta la sera prima) con "Electric Barbarella" che ha fatto scatenare pressochè tutti. L'assolo di Andy qui non riesce a convincermi...ma il risultato globale è molto danzereccio...hehe!
Stavolta "Ordinary World" riesce meglio e la voce di Simon regge per tutto il concerto. I Fab Five sono in gran forma e continuano a divertirsi sul palco. Già: quello che ho colto è stato puro divertimento da parte loro, e questo è davvero bello. Risate e occhiate d'intesa, ammiccamenti vari, Simon che dialoga molto di più con il pubblico (intendo anche espressivamente...sembrava un mimo a volte! Hehe!), John che si diverte e fa divertire, a tratti concentrato e di classe con il suo inconfondibile e tipico "slap", altre volte ilare tra faccette e balletti vari. Roger sempre preciso, e con una gran carica. Nick immutabile nel tempo per stile e modi, Andy stavolta ancora più scatenato, specie in pezzi che gli convengono, tipo "Nice" (che secondo me lui adora! si diverte troppo mentre la suona!) e "Wild Boys" trasferendosi sulla passerella opposta ad incitare il pubblico, sembrava quasi che gli applausi e la "risposta" fossero l'alimentazione per la sua chitarra!
Personalmente adoro il mix che c'è stato tra "Sound Of Thunder" e "Hold Back The Rain", due delle mie preferite per quanto riguarda l'effetto live. Mai come "Rio" però, che trascina davvero tutti con la sua vitalità ed energia.
Forse una delle migliori dal vivo.
Dopo l'encore si riapre con "Fatal Kiss" davvero suggestiva, aiutata dai pannelli che questa volta raffiguravano cinque silhouettes femminili bianche su fondo blu scuro. Il pubblico inizia a seguire la melodia cantando poi quasi timidamente "A View To A Kill" piano e lentamente, accompagnati dagli archi della canzone. Bello. Ed ecco balzare Simon per la canzone che fece da colonna sonora a 007, con la camicia rosso-sgargiante a rendere tutto ancora più esplosivo. Già... ESPLOSIVO come i fuochi e i botti che a sorpresa si levano su una carichissima "Wild Boys"!! Direi che è una canzone che infiamma la platea... E accompagna a fine concerto i grandissimi Fab Five, rimasti più tempo rispetto alla sera prima a ricevere il calore del pubblico.
Sembrava un concerto degli anni '80... per la vitalità che avevano quella sera, e soprattutto, per l'entusiasmo che sprigionavano. Entusiasmo che li stimola a continuare a cavalcare l'onda del successo riafferrato, regalandoci un nuovo album. E un nuovo tour.....
Elisa ;)

Grazie ad Elisa da parte dello Staff di Astronaut.it per le immagini e il servizio concessoci.
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Stay Tuned!!!
The Staff

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