Location:
Golden Gate Park - San Francisco, CA
Data: 25.Set.2005
Reporters: Ana
Dopo settimane di attesa, Il 25 Settembre 2005, ho finalmente assistito
al mio primo concerto Now & Zen al Goden Gate Park a San Francisco
in California.
Ero soprattutto curiosa di vedere cosa John e Simon avevano preparato
per il pubblco, visto che si aggregavano all’esibizione dei
Maroon 5.
Ero poi veramente entuasiasta di vedere I Boys nella citta’
in cui vivo, visto che poi sembra confermato che abbiano scelto
San Francisco, Bay Area, per lavorare al nuovo album. Ancora piu’
eletrizzante e’ stato ricevere l’email, il giorno prima
del concerto, dalla radio che sponsorizzava lo show. L’email
specificava che Simon, john e Andy si sarebbere esibiti in una speciale
versione acustica!!!
Ovviamente questo aveva un significato paticolare, visto che il
Tour era gia’ finito e che non avrei quindi potuto assistere
ad altre esibizioni a breve, ad eccezione dell’evento di beneficenza
della fondazione Andre’ Agassi.
In aggiunta, sole e temperatura mite hanno rimpiazzato il freddo
e la nebbia, tipicamente di S. Francisco in questo periodo, scaldando
ancora di piu’ gli animi dei 10,000 partecipanti.
Il parco affollato era come una fiera di paese, con negozietti vari,
in particolare di gastronomia e vino.
Natasha Bedingfield e’ stata la prima ad esibirsi, di seguito
Josh Kelly. Durante la loro brillante esibizione, mi avvicinavo
alle prime file davanti al palco, sapendo che I Duran Duran sarebbero
saliti sul palco da li’ a poco.
ECCOLI!!!...Sembrano proprio rilassati ma anche felici di suonare
per un evento cosi’ paricolare ed inusuale… Niente trucco,
niente riflettori! Per me e’ anche la prima volta che li vedo
esibirsi di giorno. L’intero pubblico e’ veramente elettrizzato!
Hanno cominciato con Hungry Like The Wolf e la versione acustica
la rendeva veramente insolita e fantastica, ovviamente. La chitarra
di Andy era scandita, potente ed ispirata. Entrambi John e Simon
sembravano particolarmente divertiti, soprattutto perche’
l’intero pubblico cantava e ballava e non mancavano di salutare
e sorridere al pubblico visto che erano poi in molti ad indossare
le magliette Astronaut e 1978.
A seguire, Chains, che Simon ha introdotto come la canzone di un
uomo che lotta contro la depressione… Che dire? semplicemente
meravigliosa, in particolare in questa versione acustica!
In finale, non e’ mancata Save A Prayer dove letterlamente
tutti hanno cantato a squarciagola quasi implorando la band a rimanere
sul palco e prolungare l’esibizione. Putroppo non e’
stato possibile ma non dimentichero’ mai questo concerto,
visto che era il mio primo acustico. Questa giornata e’ stata
la perfetta introduzione all’evento imminente della Fondazione
Agassi a Las Vegas… NON VEDO L’ORA!
Ana Portillo
Grazie ad Ana da parte dello Staff di Astronaut.it per le immagini e il servizio gentilmente concessoci. |