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Data Posted by Titolo
31.07.2005 Phil DD Live in Orlando

Location: Orange Country Convention Centre - Orlando, FL
Data: 18.Lug.2005
Reporters: Phil

Ci si aspettava un concerto diverso e così è stato.
La prima volta che i Duran Duran suonavano con un orchestra vera e propria.
Già nell’acustic tour dei 1993 si erano esibiti con una piccola sezione di archi, ma oggi è presente l’Orchestra Filarmonica di Orlando composta per l’occasione da 50 elementi diretti dal maestro Hal France.
L’atmosfera è decisamente diversa da ogni altro concerto dei ragazzi di Birmingham. Infatti già entrando nella Hall dell’ Orange County Convention Center che ospita the Chapin Theatre mi accorgo di come l’abbigliamento sia completamente differente dal solito. A parte me, che indosso per ovvie ragioni la mitica maglietta di Astronaut.it, ci sono ben pochi altri (una ventina) che vestono magliette con scritte “duraniane”.
Infatti l’abbigliamento più casual è rappresentato da polo, ma ci sono varie persone in abito da sera quasi dovessero recarsi ad un evento di gala. Forse non c’è poi così tanto da stupirsi è proprio un evento particolare.
Il palco stesso presenta alcune luci soffuse blu già accese (cosa alquanto inusuale) quasi a voler creare una particolare atmosfera di eleganza e raffinatezza che potrebbe essere la giusta unione tra musica classica e il pop dei Duran Duran.
Probabilmente per esigenze di spazio anche le posizioni sul palco dei boys sono leggermente diverse, ovvero con Roger e Nick molto più vicini al pubblico e Roger stesso un po’ più defilato a sinistra (ovvero verso la parte di John) per lasciare al centro lo spazio visivo del direttore d’orchestra che ora non si vede ma dovrebbe essere posizionata proprio dietro la band.
L’attesa è altissima forse proprio perché nessuno sa cosa aspettarsi da questo concerto… Ed infatti l’inizio sorprende un po’ tutti: niente orchestra ma subito Friends of Mine… e scusate, ma quando iniziano con questa non ce n’è per nessuno!
Subito dopo a sorpresa Nice (che ci sta proprio bene a inizio concerto), Union of the Snake (cantata in modo superlativo da Simon) e New Religion che è sempre uno spettacolo.
A questo punto a parte la scaletta completamente rivisitata lo show sembra quasi essere un normale concerto dei Duran tra lo stupore di tutti i presenti.
Poi all’improvviso mentre si accendono le luci alle spalle dei Boys e Simon esce dal palco si sente l’inizio inconfondibile (per i fedelissimi) del sequencer di Nick e all’improvviso parte l’orchestra con... "Tel Aviv"!!!
La chitarra di Andy che guida, il ritmo di John e Roger, la delicatezza avvolgente dei suoni di Nick: 25 anni spazzati via in un attimo come se fossi ad un concerto dei Duran Duran per la prima volta e avessi 11 anni (1980). 25 anni che mi ripassano tutti davanti in pochi minuti con gli altri pezzi che sapientemente l’orchestra accompagna e che i Boys suonano in modo ineccepibile. Da What Happens Tomorrow a Come Undone e Chains dove Simon seduto a bordo palco a 30 cm da me riconosce la maglietta di Astronaut.it e mi saluta quasi come dire che ormai siamo dappertutto!!!
The Chauffeur che con l’orchestra raggiunge livelli di perfezione compositiva da togliere il fiato, Still Breathing (parte finale tutta di orchestra da brividi), Ordinary World e Save a Prayer e, per chiudere, con la chicca di Finest Hour e Planet Earth.
Qui le luci dietro alla band si spengono e il concerto riprende in modo sapiente: ”Let the music between us…” e Sunrise parte con ritmo.
Non ci crederete, ma vedere una bambina di 4 anni sulle spalle della madre, una donna incinta, e un 60enne che saltano mani al cielo cantando Sunrise (neanche fossero a un tavolo del Pineta a Milano Marittima....) fa un pò impressione!
Notorious a seguire porta il ritmo a livelli mai visti con il nuovo medley con Take me higher (e non più We are Family) che molti di voi ricorderanno in Thank You e che si integra perfettamente.
Poi Careless Memories e Wild Boys che chiudono il concerto prima dei bis.
Quando tutti pensano che lo show sia nuovamente sulla normale linea di chiusura con i soliti bis succede l’ennesima magia. Si riaccendono le luci nella sezione dell’orchestra che parte con "That Fatal Kiss", la versione strumentale di A view To a Kill, dove il pubblico non può non cantare “Dance into the Fire” e sul finire della quale le luci si rispengono ed inconfondibile la batteria di Roger segna l’inizio proprio della soundtrack originale di James Bond… Un delirio!
La band invita l’orchestra a rimanere e a chiudere il concerto con Rio.
Si, è vero, manca Girls on Film. Ma stavolta non si poteva davvero pretendere nulla di piu!!

FRIENDS OF MINE
NICE
UNION OF THE SNAKE
NEW RELIGION
TEL AVIV
WHAT HAPPENS TOMORROW
COME UNDONE
CHAINS
CHAUFFEUR
STILL BREATHING
ORDINARY WORLD
SAVE A PRAYER
FINEST HOUR
PLANET EARTH
SUNRISE
NOTORIOUS
CARELESS MEMORIES
WILD BOYS

THAT FATAL KISS
VIEW TO A KILL
RIO
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