Posso
dire di essere stata molto fortunata ad avere visto i Duran
dal vivo, per le prime tre serate, in un teatro così
bello ed affascinante come il Barrymore a Broadway.
L'atmosfera
è piuttosto magica ed i concerti stupendi: l'acustica
ottima del teatro, l'aspetto raccolto della sala, la vicinanza
del palco, il fatto stesso di essere a New York...
I ragazzi sono in gran forma, Simon più bravo e più
bello che mai!
La
prima serata è un po' quella di prova, è normale:
i Duran si sciolgono a poco a poco. Simon deve ancora "prendere
le misure" del palco, è come se gli mancasse un
po' lo spazio per muoversi, infatti inciampa un paio di volte,
una in una cassa e l'altra nell'asta del microfono che ha
posizionato a terra durante "Sunrise".
Lo show è diviso in due parti: nella prima vengono
suonate tutte le canzoni di RCM e nella seconda i classici
del repertorio.
Subisco fortemente il colpo dell'emozione, più che
in molte altre occasioni e, come primo impatto, fatico a credere
di essere lì e seguo lo spettacolo in semi stato di
trance, imbambolata!
L'electro
set è particolare e seducente: i ragazzi sono vestiti
in completo nero, uno accanto all'altro, John, Simon e Nick
alle tastiere, Roger alla batteria elettronica; hanno una
prestanza scenica pazzesca!
Le canzoni "rivisitate", stile Kraftwerk, sono stupende,
in particolare la super electro-dance "I don't want your
love", la tachicardica "All she wants is" e
la mia adorata "Last chance on the stairway".
La
seconda serata è già più movimentata.
Si apre ancora con "The valley", con John che dà
il ritmo di basso con le tastiere, molto potente.
Le canzoni già incominciano ad essere famigliari perchè
diversa gente, come me, era già presente la prima sera.
RCM è molto bello, sia per le musiche che per i testi,
spero davvero che faccia il botto!
In sala ci sono Moby, che si diverte tantissimo, soprattutto
durante l'electro set, e Donald Trump, a cui Simon non risparmia
un commento: "Ci sono molti dollari in teatro stasera!"
e John risponde: "Hai ragione!".
Introducendo "Falling down" (molto emozionante dal
vivo), Simon filosofo parla delle disgrazie della vita, del
fatto che anche lui sa bene che cosa significa cadere, ma
che alla fine bisogna reagire.
Presentando la dolcissima "She's too much" afferma
che arriva un momento nella vita in cui bisogna scrivere canzoni
sui propri figli.
L'atmosfera è calda, "Tempted" è pazzesca
e "Box full o' honey" bellissima.
Nella seconda parte dello show il pubblico si entusiasma:
l'electro set, "Notorious", "A view to a kill"
infiammano gli animi.
La
terza sera è in assoluto la più esaltante.
Il pubblico è carico già dalle prime note e
segue tutto il concerto in piedi, non solo in platea, ma anche
in galleria.
I boys se ne accorgono e danno tutto, incitano la gente, si
divertono. In particolare Simon e John sono veramente ispirati
e scatenati!
Quando John dice: "Siete pronti per un po' di punk-rock?"
quasi viene giù il teatro!
E poi la perla: John spiega come a volte discutano per ore
sulla scelta delle canzoni da suonare e così presenta
"Do you believe in shame?". Mi viene il magone,
non la sentivo dal vivo dal 1988... Fantastico!
Tutta la seconda parte è un crescendo unico, il finale
con "Girls on film" è da delirio!
I ragazzi escono salutando e ringraziando la "grande
audience"...
E' tutto bellissimo!
I Duran sono veramente affiatati, si vede che ci mettono tanta
passione nel suonare. Anche Dom Brown è in perfetta
sintonia; rispetto all'anno scorso sembra ormai ben integrato
nella band e si lancia in un paio di assoli niente male!
Le
canzoni di RCM dal vivo mi hanno dato l'idea di rendere di
più rispetto al disco, sono stupende live!
Questi tre concerti particolari mi hanno regalato emozioni
da non domenticare.
I Duran Duran muovono la gente, sono fenomenali!
Dopo quasi 30 anni continuano a regalarci sempre ed ancora
grandi cose e noi non possiamo far altro che ringraziarli
e amarli per questo.
Ciao!!!
Veronica
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Grazie
Veronica da parte dello Staff e della Community !!!
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